Data: 20/11/2021
Ora: 21:30
Luogo: Fabbrica del Vapore


FABIO MINA – HIGH WINDS

 

Usare il suono ambientale, registrando con microfoni, microfoni a contatto e idrofoni prediligendo i suoni piu nascosti e meno riconducibili alla fonte per poi creare ritmi e armonie con cui interagire. Questo è il progetto dell’ultimo lavoro discografico del flautista Fabio Mina, HIGH WINDS MAY EXIST (Da Vinci Edition), che ruota intorno al tema del vento sia come ispirazione musicale, attraverso il suo suono registrato con vari microfoni in diversi luoghi d’Italia, sia come simbolo di imprevedibilità, forza, pace, mutamento, tensione.

 

Fabio Mina: flauti, live electronics

 

BIOGRAFIA

Nato a Rimini nel 1984 ha iniziato a studiare flauto da bambino. Durante gli anni del conservatorio, parallelamente agli studi accademici, ha iniziato l’esperienza dell’improvvisazione cercando sempre di piu, col passare del tempo, uno spazio musicale che non avesse confini, anche attraverso l’elettronica dal vivo e lo studio di strumenti a fiato di diverse parti del mondo come bansuri (flauto traverso indiano), duduk (oboe armeno), fujara (flauto armonico di grandi dimensioni tipico della Slovacchia), khaen (organo a bocca tailandese) e varie tipologie di scacciapensieri.

Dal 2005 al 2007 si trasferisce a Belino, dove lavora all musica per la danza contemporanea e il teatro danza. Dal 2007 collabora col trombettista tedesco Markus Stockhausen da cui apprende l’approccio improvvisato della Intuitive Musik; con Stockhausen si e esibito in diversi festival in Italia e in Germania e lavora attualmente nel trio assieme al batterista Enzo Carpentieri.
Lo stesso Stockhausen, nel 2011, ha prodotto il suo primo album “Vireo” per l’etichetta tedesca Aktivraum, e compare nel secondo, “The Shore”.

Suona in duo con il chitarrista norvegese Geir Sundstøl e da anni condivide molti dei suoi concerti col percussionista Marco Zanotti; assieme a Zanotti e a Peppe Frana, all’ oud elettrico ha formato il trio Mothra, con cui ha lavorato in Europa e Asia.

Ha collaborato con artisti come Kudsi Erguner, Fabrizio Ottaviucci, Enzo Pietropaoli, Tara Boumann, Luigi Ceccarelli, Cristiano De Andre e Vinicio Capossela. E interessato all’utilizzo del suono ambientale, registrando con microfoni, microfoni a contatto e idrofoni prediligendo i suoni piu nascosti e meno riconducibili alla fonte per poi creare ritmi e armonie con cui interagire; il suo ultimo lavoro discografico, HIGH WINDS MAY EXIST (Da Vinci Edition), ruota intorno al tema del vento sia come ispirazione musicale, attraverso il suo suono registrato con vari microfoni in diversi luoghi d’Italia, sia come simbolo di imprevedibilita, forza, pace, mutamento, tensione.

Elemento portante per la sua musica e, appunto, l’improvvisazione, il linguaggio che meglio permette di essere in contatto col momento e di esprimersi attraverso un ascolto non solo introspettivo, ma anche rivolto all’esterno, al clima, all’atmosfera circostante. Fabio Mina cerca di dare al flauto traverso un’immagine lontana da cliche e formalismi, esplorandone le possibilita acustiche e espandendone le sonorita attraverso l’utilizzo di elettronica ed effetti come vari tipi di delay, loop e harmonizer.

Tutti questi elementi contribuiscono a creare un suono, una musica che si discosta dalle visioni piu puriste dei generi cercando di collocarsi, con spontaneita, tra fruibilita e sperimentazione, spesso ritenuti poli non comunicanti, territori lontani tra loro.

 

 

Sede Concerto:

Fabbrica del Vapore

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