Data: 18/11/2021
Ora: 21:30
Luogo: Mare Culturale Urbano


CARLO VENTURA – CELL MELODIES

 

Anche se i nostri occhi non possono vedere tutto quello che ci circonda e le nostre orecchie non possono sentire tutto quello che vibra acusticamente intorno a noi, possiamo comunque percepire ciò che non vediamo e ciò che non sentiamo grazie alle nostre cellule, un circuito bio-elettronico incredibilmente più potente della più perfetta tecnologia oggi a nostra disposizione.

Carlo Ventura (direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi presso il CNR di Bologna, nonché membro della American Society of Biochemistry and Molecular Biology (ASBMB) e della Cell Transplant Society) ha collaborato con il grande batterista jazz Milford Graves da poco scomparso per dare il via a Cell Melodies, progetto che ha portato per la prima volta su un palcoscenico cellule staminali osservate attraverso un microscopio equipaggiato con una telecamera iperspettrale, a dimostrare che i suoni e i fraseggi musicali creati dal musicista sono in grado di indurre nelle cellule prima una risonanza passiva, e subito dopo una risposta delle stesse ai suoni prodotti dall’artista attraverso un proprio pattern vibrazionale.

Le telecamere iperspettrali possono dunque farci cogliere come radiazione elettromagnetica (nella forma di pseudo colori) quello che l’occhio non vede. Esperienze successive hanno mostrato che quando un gruppo di persone condividono un’esperienza profonda all’interno di uno spazio comune, commuovendosi, discutendo di cose importanti o facendo arte come suonare musica, la loro radiazione luminosa si espande in modo solidale e le lunghezze d’onda di queste radiazioni tendono ad andare in fase, in una sorta di sublimazione che è parte di un momento corale fisico, in una danza di fotoni che è pura energia. Cose che percepiamo fin dall’antichità, ma che possiamo recuperare con il supporto della scienza, per tornare a sentirci parte della natura vibrazionale dell’Universo. 

Quella proposta a Electroclassic Festival da Carlo Ventura è una nuova e coinvolgente esperienza, nella quale le telecamere iperspettrali gestite da Daniele Gullà coglieranno le risonanze dell’arpa suonata da Floraleda Sacchi insieme a quelle del pubblico empaticamente coinvolto dalle suggestive sonorità dell’arpa.

 

Carlo Ventura: esperienza sonora
Daniele Gullà: video a spettrografia UV
Floraleda Sacchi: arpa

 

BIOGRAFIA

Carlo Ventura è nato a Trani (Bari) il 29-05-1958. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna, ha conseguito sia il titolo di Specialista in Cardiologia che di Dottore di Ricerca in Biochimica presso la medesima Università. Ha trascorso ripetuti periodi di ricerca negli Stati Uniti presso il Laboratory of Cardiovascular Science (L.C.S.) del National Institute on Aging (N.I.A.) – National Institutes of Health (N.I.H.) di Baltimora. Attualmente è Professore Ordinario di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna.

E’ direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (I.N.B.B.) (www.inbb.it), recentemente istituito presso gli “Acceleratori di Innovazione” del CNR di Bologna. Dirige la “Divisione di Bologna” dell’I.N.B.B., comprendente le Unità di Ricerca di Bologna, Firenze e Siena. E’ Editor-in-Chief di World Journal of Stem Cells (IF 4.376, 2017; WOS). Nel 2010, nel contesto dell’I.N.B.B., ha fondato VID Art|science (http://vidartscience.org), movimento internazionale che sviluppa un percorso transdisciplinare di Artisti e Scienziati nella convinzione che ogni manifestazione artistica possa parlare alle dinamiche più profonde della nostra biologia.
E’ membro della American Society of Biochemistry and Molecular Biology (ASBMB) e della Cell Transplant Society.
E’ autore di oltre centocinquanta pubblicazioni sulle più importanti riviste internazionali di biologia cellulare e molecolare.

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Daniele Gullà, nato a Bologna dove vive e lavora, si interessa di biopsicocibernetica da vent’anni. La passione per l’astrofisica, l’elettronica e per la spettrografia UV, lo ha indirizzato verso campi particolari della ricerca psichica: la fotografia paranormale e la transcomunicazione. Attualmente collabora con periti del Tribunale e forze dell’ordine per analisi forensi (audio e video). Nominato C.T.U. del Tribunale di Cassino come Perito Antropometrico nel 2003, C.T.P. in Bologna e come Perito Fonico in quello di Modena e di Rimini come C.T.U. nel 2004; ha eseguito nello stesso anno un corso universitario di Criminologia. Si occupa da diversi anni di perizie foniche relative al problema dell’identificazione vocale collaborando con forze dell’ordine , Tribunali e Procure. Ha collaborato inoltre con l’Universita’ di Bologna (Dipartimento di Biofisica) e con l’A.I.M.N. (Accademia Internazionale di Medicina Naturale) come consulente tecnico in campo biomedicale e con la A.S.P. di San Marino in indagini biospettrali. Nel 2005 ha collaborato in studi di monitoraggio e bonifica ambientale da rumore acustico e da impatto vibrazionale in collaborazione con la C.T.E. Consulting di Padova e con il Comune di Bologna e l’ente A.N.A.S. di Bari. Spesso relatore presso conferenze parapsicologiche di livello internazionale (di recente è stato relatore al convegno internazionale di I.T.C. a Vigo in Spagna), ha pubblicato e pubblica articoli su importanti riviste del settore, come “Luce e Ombra”, i “Quaderni di Parapsicologia”, “Il Giornale dei Misteri”, “La Ricerca Psichica”, “Lettere e Scritti”, “Iride 2000” e “ITC International”.
Ha frequentato il Corso Biennale di Parapsicologia per Ricercatori presso il Centro Studi Parapsicologici di Bologna diventando,dal 1996 al 2001, un impegnato Consulente Tecnico ricercatore del Dipartimento di Ricerca dello stesso C.S.P.. E’ spesso ospite di importanti trasmissioni televisive di reti nazionali ed internazionali (RAI 1 – RAI 2 – RAI 3 – Reti Mediaset – La7 – TSI, Svizzera – Discovery Channel – Travel Channel – SKY) e la sua attività di ricerca è frequentemente oggetto di pubblicazione da parte di  periodici nazionali ed esteri. Oggi svolge attività di ricerca presso il Laboratorio Interdisciplinare di Ricerca Biopsicocibernetica (www.laboratorio.too.it), di cui è anche cofondatore, con l’incarico di responsabile del Settore Immagini. E’ docente nel corso di Biopsicocibernetica presso il IV Dipartimento di filosofia, psicologia, sociologia e pedagogia dell’Università Aperta di Imola. Dal 2004 è nel Comitato Scientifico dell’Istituto di Ricerca della Coscienza di Roma (www.coscienza.org) insieme a Umberto Di Grazia, il Criminologo Francesco Bruno e il Fisico Mario Bruschi dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Dal 2006 fa parte del N.S.I. (Nucleo Speciale Investigativo). Nel 2006 ha frequentato un Corso di Formazione Professionale per Consulente-Tecnico Ambientale U.E. patrocinato da: Istituto Tecnico Professionale – Centro Studi Ecologia-Ambiente – Scuola Sviluppo Professioni Emergenti; patrocinato da “L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna”, da A.R.P.A., A.I.C.A., Certiquality, Ordine Dottori Agronomi Forestali e JRC CRESA (Consulenza Energia e Ambiente Politiche U.E.), ottenendo il Diploma di Abilitazione Professionale con 94/centesimi. Dal giugno 2006 è Consigliere Regionale all’interno della giunta di Lega Ambiente in qualità di Consulente Tecnico Ambientale.

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Floraleda Sacchi è riconosciuta dalla critica come una delle più interessanti arpiste sulla scena internazionale: “Floraleda s’inventa un capitolo affascinante della storia moderna dell’arpa” (La Repubblica), “la miglior arpa che abbiate mai sentito” (American Record Guide) “l’arpa di Floraleda si sposa particolarmente bene alla logica minimalista” (The Indipendent)…
Floraleda ha inciso per le principali major discografiche (Decca, Deutsche Grammophon, ecc.). Attualmente incide per Amadeus Arte, etichetta da lei fondata, distribuita internazionalmente.
Ha vinto 16 premi in competizioni musicali internazionali e ha suonato in importanti sale e festival, tra cui:
Carnegie Hall-Weill Recital Hall e Palazzo delle Nazioni Unite (New York), Gewandhaus-Mendelssohn Saal (Lipsia), Konzerthaus-Kleiner Saal (Berlino), Auditorium Binyanei Hauma (Gerusalemme), Sala Verdi (Milano), Prefectural Hall Alti (Kyoto), Salle Varèse (Lione), Gasteig (Monaco), Concerts de la Croix Rouge (Ginevra), Gessler Hall (Vancouver), Glenn Gould Studio (Toronto), River Concert Series (Washington), Società del Quartetto Milano, Festival Musica no Museo (Rio de Janeiro), Auditorium della Conciliazione (Roma), Festival de Carthage (Tunisi), Quintai Hall (Cina), ecc.
E’ stata solista con numerose orchestre in tutto il mondo. Tra le collaborazioni vanno ricordati i seguenti progetti:
Nel 2014 ha registrato e presentato in prima esecuzione un concerto per arpa e orchestra d’archi composto da Manuel De Sica con la Filarmonica Toscanini (edito in CD per Brilliant Classics).
Nel 2018 ha presentato un nuovo concerto dedicato a lei dalla compositrice Claudia Montero. Registrato con la City of Prague Philharmonic Orchestra il concerto è stato pubblicato nell’album “Magica y Misteriosa” che ha ottenuto il Latin Grammy nel 2018 come Best Classical Album.
Dal 2015, accanto al repertorio classico, intraprende un nuovo percorso più personale nel fare musica, componendo propri brani e applicando elettronica, looper ed effetti all’arpa, per sviluppare un suono estremamente personale e una nuova identità artistica. Il suo primo progetto in questa direzione, “Darklight” (2017), rimane per molto tempo in vetta alle classifiche classiche in vari paesi del mondo.
Il suo ultimo progetto “Oltremare” edito il 14 agosto 2020 ha ottenuto su Spotify oltre 160.000 ascolti in 15 giorni confermandola come una delle arpiste più note e ascoltate al mondo, allo stesso modo la sua cover “Primavera” ha raggiunto la 19° posizione della classifica Italiana (tutti i generi) l’11 gennaio 2021, un risultato solitamente impensabile per un brano per arpa ed elettronica.
Floraleda ha composto musica per il teatro e il cinema. Tra i vari progetti va ricordato “Donna non rieducabile” (con Ottavia Piccolo). Lo spettacolo ha superato le 170 repliche (dal Parlamento Europeo di Buxelles ai principali teatri italiani) ed è stato trasformato da RAI 2 in un film, presentato alla 66° Biennale del Cinema di Venezia e commercializzato in DVD da PromoMusic.
A 21 anni ha ottenuto il premio Harpa Award (Praga, 1999) per il suo libro su Elias Parish Alvars (Odilia Publishing), autore romantico per cui è tutt’oggi considerata l’esperto di riferimento.
I suoi articoli sono apparsi in tutto il mondo su testate giornalistiche specializzate (American Harp Journal, Harpa, World Harp Congress Review) contribuendo alla riscoperta di vari autori.
Nata a Como, ha deciso di suonare l’arpa ispirata dai dischi di Annie Challan. Ha studiato al Conservatorio di Como e si è perfezionata in Germania, Stati Uniti e Canada con Alice Giles, Alice Chalifoux e Judy Loman.
Accanto alla carriera concertistica, Floraleda ha da sempre affiancato la direzione artistica di manifestazioni culturali. E’ attualmente direttore artistico di due festival (a Como e Milano), un’etichetta discografica e delle attività culturali dell’associazione Amadeus Arte. E’ docente di arpa al conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia.

 

 

 

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